Tour di Nara con guida volontaria

Nara, capitale del Giappone dal 719 al 794, con i suoi templi e i quartieri tradizionali, è una delle culle della civiltà giapponese. Capoluogo dell’omonima prefettura, nel 1998 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

E’ situata al confine con la prefettura di Kyoto (circa 35 Km più a sud) e si raggiunge in circa 1 ora, con un comodo treno locale. Se si è in possesso del Japan Rail Pass si può prendere la linea JR Nara dalla Stazione JR di Kyoto, come abbiamo fatto noi.

Mentre raggiungevamo l’uscita della stazione di Nara, siamo stati avvicinati da una signora che ci informava che, quel giorno, era disponibile una “guida volontaria” che ci avrebbe accompagnato in un tour della città. In qualsiasi altro paese avremmo pensato a una “fregatura”, ma eravamo in Giappone e abbiamo accettato. Ed è stata una vera fortuna.

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Tour di Nara con guida volontaria

Cos’è una guida volontaria

Sul sito dell’associazione EGG Nara YMCA (English Goodwill Guides), c’è scitto: “Our aim is to help contribute to world peace by improving our international friendships. All our guides are friendly and knowledgeable on the history and culture of Nara. They have trained at the Nara YMCA Guide Course and want to be friends with many people from all over the world.”. Che mi sembra perfettamente in linea con lo spirito del popolo giapponese.

In pratica, funziona così: la guida vi porta nei luoghi più rappresentativi di Nara, facendovi da “cicerone” (solo in inglese); voi, alla fine, fate un’offerta libera che l’associazione devolverà in beneficienza. E, al vostro accompagnatore/accompagnatrice, offrite il pranzo, che consumerete insieme.

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Il nostro tour di Nara con guida volontaria

Il signor Masutani (Masutani-san, in lingua locale), un gentile signore sulla sessantina, ci ha scattato la prima foto della giornata all’interno della sede di EGG Nara YMCA, abbracciati alla loro mascotte (un cervo “Japan style”). Ha scherzato sul fatto che, una volta in pensione, sua moglie si lamentasse del fatto che trascorresse troppo tempo in casa e, così, si era trovato un’occupazione.

Nonostante fosse per lui un hobby, Masutani-san sembrava a tutti gli effetti una guida professionista: profondo conoscitore dei luoghi e della loro storia, organizzato, appassionato. Con l’educazione e la discrezione tipica nipponica. E parlava un ottimo inglese (cosa per niente scontata in Giappone).

Tour di Nara con guida volontaria

Il tour è durato diverse ore e…parecchi chilometri! Abbiamo visitato i luoghi simbolo della città, ci siamo arrampicati su un’altura (dove abbiamo pranzato “al sacco” comodamente seduti) e, infine, visitato un museo incredibile (che non voglio anticiparvi!). Ma prima di partire, il signor Masutani ci ha portati in un piccolo market per acquistare il cibo: nel reparto gastronomico abbiamo preso le stesse cose che ha scelto lui (e che ci ha consigliato). E’ stato davvero moderato (forse perchè non voleva pesare troppo sulle nostre finanze) e ce la siamo cavata con pochi euro.

Tour di Nara con guida volontaria

Tempio Kofukuji (pagoda legno)

Il Kōfuku-ji, costruito nel 710 (quando Nara fu nominata capitale), era il tempio della potentissima famiglia Fujiwara e, nel suo momento più florido, era costituito da oltre 150 edifici. Di quella moltitudine, possiamo ammirarne oggi solo alcuni. Il più scenografico è certamente la pagoda a 5 piani, alta 50 metri, seconda in altezza solo a quella situata nel tempio Toji a Kyoto. Molto caratteristico anche il Nan’endō (un edificio basso a forma ottagonale) davanti al quale, Masutani san, ci ha insegnato a rivolgere una preghiera scintoista. L’accesso è gratuito.

Nan'endō Nara

Il nemico numero 1 di questi edifici, interamente in legno, è il fuoco, che provocherebbe danni inestimabili. Masutani-san ci ha spiegato (e fatto notare nel terreno intorno alle costruzioni) i sofisticati sistemi antincendio con cui i giapponesi proteggono il loro patrimonio storico/artistico.

Parco di Nara

Il Nara Koen è un grande parco verde, nel centro della città. Fondato nel 1880, contiene al suo interno molto dei luoghi simbolo dell’antica capitale: i templi Todaiji e Kofukuji, il santuario Kasuga Taisha e il Museo nazionale di Nara (per citarne alcuni).
L’attrazione principale sono le migliaia di cervi che lo popolano e nel quale gironzolano industurbati: una vera stranezza per noi occidentali. Tuttavia, nello shintoismo il cervo è considerato un messaggero degli dèi, quindi sacro; intoccabile.

Cervi in giro per Nara

Ti si avvicinano e li puoi accarezzare tranquillamente. Ma Masutani-san ci ha messi subito in guardia: “Fate attenzione, perchè sono attratti dai fogli di carta, che prendono con la bocca e avolte mangiano! Mettete al sicuro i passaporti, se si sgualciscono sono guai grossi per voi. Ed è già capitato…”

Cervi a Nara

Okumura commemorative museum

Questo Museo, all’interno della società Okumura, è stata la chicca della nostra visita a Nara. Inaspettato, interessantissimo e, se non fosse stato per il tour di Nara con guida volontaria, di certo ce lo saremmo perso.

La società Okumura si occupa di tecnologia per ingegneria civile e di tecnologia delle costruzioni che, in Giappone, si sintetizza in una sola parola: antisismico. Come ci è stato mostrato, si tratta (semplifico) di gigantesche “molle” posizionate alla base degli edifici, che ne riducono (quasi azzerano) le oscillazioni in caso di terremoto. I modellini rendevano perfettamente l’idea.

Ma c’era di più: un simulatore di terremoto, per far capire a chi non l’abbia mai provato, cosa significhi trovarsi nel bel mezzo di questa sciagura naturale. Sedile stile “auto da corsa” posizionato su una base che lo muove (moto oscillatorio e ondulatorio) secondo 3 programmi, che riproducono i 3 maggiori terremoti della storia del Giappone. Vi dico solo che se non avessimo avuto le cinture allacciate, saremmo stati catapultati chissà dove.

Simulatore di terremoto

Ed è qui, all’interno della pulitissima toilette del museo, che ho fatto una curiosa scoperta. Stavo armeggiando sulla solita consolle del WC (che lì aveva più funzioni rispetto al modello “base”) per attivare lo sciacquone, ma qualcosa non andava: si sentiva solo un rumore, ma non scendeva l’acqua. Uscita dal bagno ho informato subito Masutani-san e un inserviente del museo si è precipitato a controllare, mortificato del fatto che io avessi dovuto subire un oltraggio simile! (non sapeva, evidentemente, che stata anche nei bagni di San Siro…). L’uomo è poi tornato visibilmente sollevato: lo sciacquone funzionava (ovvio!): avevo pigiato io il tasto sbagliato. Ma perchè mai un tasto doveva provocare solo del rumore? Masutani-san mi ha guardato sorridendo: “Le donne giapponesi sono timide…”. Lì ho capito tutto. Non ci potevo credere, ma avevo capito!

Tempio Todaiji (budda gigante)

Il tempio Todai-Ji, luogo di culto buddista, è una delle attrazioni più gettonate non solo di Nara, ma dell’intero Giappone. Il luogo simbolo è il Daibutsu-Den (o Hall of Great Buddha), il più grande edificio in legno del mondo, che ospita al suo interno una statua in bronzo del Buddha alta 15 metri, il Buddha Daibutsu (di certo una tra le più imponenti di tutto il paese). E, in effetti, trovarsi al suo cospetto è davvero impressionante.

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Nara tempio Todaiji

Nella parte posteriore del Daibutsu-Den c’è un pilastro in legno con un foro alla base: si dice che le persone che riescono ad attraversarlo posseggano una qualche dote particolare (che non ricordo). Scolaresche di bambini lo attraversavano divertiti e Masutani-san mi ha esortato a provarci io stessa. Tuttavia, volendo poi fare ritorno a casa, ho gentilemente declinato l’invito.

Nara Todaiji

Ci siamo poi spostati in un altro edificio (aperto sui 4 lati) che conteneva una campana gigantesca (anch’essa in bronzo, credo). Masutani-san mi ha suggerito di non sostare sotto il bordo della campana, ma al centro: se, per caso, fosse caduta (dopo secoli che era appesa) mi sarei salvata! Va beh.

Tour di Nara con guida volontaria

Pranzo a Nara con guida volontaria

Supergiù all’ora di pranzo, la nostra guida volontaria di Nara, ci ha fatto proseguire il tour con una breve passeggiata su una collina. In cima, c’era un edificio aperto, adibito (credo) ad area pic-nic: tavoli, sedie e anche stoviglie che potevano essere utili a chi consumava un pranzo al sacco (come noi) e che, essendo in Giappone, erano perfettamente ordinate e pulite.

Santuario Kasuga Taisha

Il Kasuga Taisha, il santuario scintoista più celebre di Nara, si trova all’interno del parco. E’ stato costruito nel VIII secolo e, come vuole la tradizione shinto, è stato demolito e ricostruito ogni 20 anni. L’edificio attuale è del 1863 ed è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. L’esterno dell’edificio principale si può vedere gratuitamente ma per entrare nel santuario è necessario acquistare il biglietto di ingresso (noi non lo abbiamo fatto per mancanza di tempo).

Santuario Kasuga Nara

E’ molto esteso e la sua peculiarità, oltre all’intensissimo color rosso vermiglio, sono le sue circa 3000 lanterne in bronzo e pietra, collocate un po’ ovunque. Le più suggestive sono di sicuro quelle situate lungo il viale che porta all’ingresso del tempio principale, ma, purtroppo, vengono accese solo due volte l’anno, durante i festival delle lanterne. Lungo il percorso principale, si trovano 12 piccoli templi, dedicati ciascuno ad uno degli dei della fortuna.

Abbiamo avuto la fortuna di intravedere nel viale 2 sacerdotesse: ragazze molto giovani nei loro bellissimi abiti, di cui sarebbe interessante conoscere la storia. Masutani-san ci ha esortati a fotografarle (cosa che noi non avremmo mai fatto!) mentre queste camminavano verso di noi ed erano ancora piuttosto distanti (in modo da non farci troppo notare). Pare che sia molto raro riuscire a immortalarle: sono piuttosto restìe a concedersi agli obiettivi.

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Come contattare una guida volontaria di Nara

Se volete pensare solo a godervi la vostra giornata a Nara, senza consultare di continuo giuda e piantina, potete contattare EGG Nara YMCA attraverso il loro sito web: ecco il link. Attraverso il form potete prenotare la vostra guida; oppure contattateli via email, per maggiori dettagli. Quando deciderete un orario, assicuratevi che possiate rispettarlo: vi ricordo che la puntualità in Giappone è sacra!

Alla fine del tour di Nara, la guida volontaria non vi chiederà i soldi e neanche c’è stato modo di sapere dal sig. Masutaka se la cifra che avevamo pensato era adeguata: ha accettato con grande rispetto e ringraziamenti la nostra offerta. E vi assicuro che, qualunque cifra non ripagherà quanto ricevuto.

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