Itinerario di viaggio in Sudafrica

Ogni volta che riguardo il nostro itinerario di viaggio in Sudafrica  e penso a cosa raccontare sul blog, mi vengono in mente tante di quelle cose belle che il pensiero fisso è: “quando ci torno?!?” Sì, perchè, nonostante la nostra filosofia sia “ci sono talmente tanti posti belli nel mondo che sarebbe stupido ritornare in un luogo già visto”, per il Sudafrica faremo di sicuro un’eccezione e, fra qualche anno (il tempo perchè lei possa capire e apprezzare il viaggio) ci porteremo nostra figlia sperando che, dopo che ne avrà visti tanti, possa pensare, come noi, che questo paese sia il più bello dove sia mai stata.

Quando andare in Sudafrica

Abbiamo sfruttato la grandissima occasione che ci è capitata di avere entrambi 2 settimane di ferie nella seconda metà di ottobre. Mentre in Italia siamo in bassa stagione (con tutti i relativi vantaggi economici) si tratta forse del periodo migliore per visitare il Sudafrica: l’inizio della primavera significa giornate luminose, calde, ma non troppo, cosa fondamentale soprattutto per la zona del parco Kruger: l’escursione termica è piuttosto elevata tra la notte e il giorno e le ore più calde sono davvero già…calde, percui non oso pensare cosa sia in piena estate!

Perchè andare in Sudafrica

Il Sudafrica mi è rimasto nel cuore, non solo per l’incredibile bellezza dei suoi parchi e dei loro animali, dei suoi oceani e delle loro balene, delle sue campagne sterminate che sembrano il dipinto di un pittore su tela. Mi sono rimaste nel cuore le persone, dispenstrici di sorrisi, nonostante la stragrande maggioranza sia stata maltrattrata da un passato ingiusto e, ancora oggi, sia parecchio in credito verso la società e verso la vita.

Il periodo dell’apartheid è ufficilmente finito da un pezzo in Sudafrica, ma è chiaro anche a un semplice turista che le disuguaglianze esistono ancora, eccome. Abbiamo alloggiato in Guesthouse meravigliose, sempre di persone bianche, che venivano curate alla perfezione, sempre da persone nere le quali, ovunque, svolgevano con dignità i lavori più umili. Di township ne abbiamo viste tante nelle periferie: alcune sembravano quantomeno decorose altre probabilmente mancavano addirittura dei servizi essenziali. Di strada da fare ce n’è ancora parecchia.

Ecco qui sotto tutte le tappe del nostro itinerario di viaggio in Sudafrica, tutto fai-da-te con l’ausilio dell’immancabile Lonely Planet:

Le tappe del viaggio in Sudafrica

itinerario di viaggio in Sudafrica

Il nostro itinerario di viaggio in Sudafrica on the road, parte da Johannesburg.  All’inizio ci dirigeremo verso nord, e raggiungeremo il parco Kruger. Poi “taglieremo” attraverso lo Swaziland (per risparmiarci un po’ di chilometri). Infine, percorreremo tutta la costa est, fino a Cape Town, nell’estremo sud del paese (e del continente africano). La maggior parte dei viaggi organizzati (e anche di quelli fai da te) prevede un volo interno da Durban a Port Elisabeth. Noi abbiamo deciso di evitarlo (specialmente per evitare un doppio noleggio auto), pienamente consapevoli che questo comporterà un giorno intero da trascorrere in automobile. Ma siamo anche curiosi di vedere, anche solo di passaggio, posti turisticamente quasi inesplorati.

I voli intercontinentali e il volo interno

La partenza a metà ottobre ci ha favoriti (e non poco) dal punto di vista economico essendo, in Italia, periodo di bassa stagione.

Per evitare cospicui extracosti, abbiamo scelto Johannesburg sia come partenza che come arrivo del nostro itinerario di viaggio in Sudafrica. Ci sposteremo, a fine viaggio, da Cape Town a Johannesburg qualche ora prima della partenza per il rientro, con un comodo ed economico volo interno (South African Airways, costo 75€ a testa).

Le offerte non mancano e la (allora) “giovane” Qatar Airways” ci ha portato a Johannesburg, da Milano Malpensa, (con scalo a Doha) per 550€ a testa, andata e ritorno. Il volo lo abbiamo acquistato su Expedia insieme all’assicurazione. Il viaggio è stato piacevole, gli areomobili nuovi e il servizio a bordo di ottimo livello. Mi è rimasta impressa la crema per le mani di Elisabeth Arden, che era disponibile delle toilettes!

LEGGI ANCHE: Assicurazione di viaggio

Gli spostamenti interni

Abbiamo deciso di investire qualche euro in più sul noleggio auto e di prendere un piccolo fuoristrada, per 2 motivi principali. Primo: il nostro itinerario di viaggio in Sudafrica prevede di sicuro qualche strada sterrata, soprattutto nel parco Kruger (e ne faremo poi parecchi attraversando lo Swaziland!). Secondo: essendo il fuoristrada un pochino più in alto rispetto al terreno, avremo di sicuro una visuale migliore. E, in effetti, si è rivelato comodo e molto utile per fare belle foto.

Il noleggio per 14 giorni su Rentalcars.com, è costato circa 600€, ma comprensivo di tutte le coperture assicurative extra, che abbiamo sottoscritto, visti i tantissimi km che avremmo percorso e le strade non proprio impeccabili che avremmo trovato in Sudafrica.

I pernottamenti in Sudafrica

Non abbiamo prenotato nulla da casa. Essendo l’itinerario di viaggio in Sudafrica così vario e ricco di posti differenti da visitare, ci siamo concessi la piena libertà di decidere, giorno per giorno, dove fermarci e quanto. Abbiamo pensato che, non essendo alta stagione, non avremmo avuto problemi a trovare ogni sera una camera. E, in effetti, così è stato. Vedendo, poi,  la grande disponibilità di alloggi, un po’ per tutti i gusti e le tasche, mi sento di consigliare questa soluzione anche a chi visita il Sudafrica in alta stagione, specialmente se avete bisogno solo di una camera.

A Cape Town e Johannesburg abbiamo alloggiato in hotel (prenotando su Booking.com), ma durante il viaggio on-the-road, ci siamo affidati ai consigli della Lonely Planet (…e qualche volta al nostro istinto), e abbiamo letteralmente bussato alle porte di B&B o Guesthouse (che sono sempre ben segnalati sulle strade) per chiedere ospitalità. La stessa cosa abbiamo fatto al parco Kruger, rivolgendoci all’Information Center.

Per una media di circa 40€ a camera (comprensiva di ricchissima colazione) abbiamo alloggiato in B&B puliti e accoglienti e in Guesthouse da sogno, in luoghi che si vedono spesso nei documentari alla TV! E la cosa forse più bella è stata l’interagire coi proprietari, ascoltare le loro storie e ricevere preziosi consigli. Abbiamo avuto sempre tutto il necessario, spesso anche di più.

6 Comments

  1. Ciao!
    sto organizzando anch’io un giro.
    mi piacerebbe sapere il nome dei luoghi (intendo hotel / B&B ecc…) in cui avete soggiornato nelle varie tappe, ma non riesco a trovarlo!

    1. Ciao Michaela! La mia idea era di nominare gli hotel e i B&B dove abbiamo soggiornato nei post dei relativi racconti di tappa. Il problema è che ho tanti articoli da pubblicare e non sono ancora riuscita a farlo! Hai in mente un itinerario simile al mio? Quando partiresti?

  2. Ciao! grazie per la risposta!
    Pensavo di partire l’ultimo weekend di luglio, con arrivo a Johannesburg e da lì Kruger, come hai fatto tu. Pensavo di prenotare solo le prime notti al Kruger e poi di improvvisare sulle altre sistemazioni nel resto del viaggio. Leggendo il tuo post mi sembra fattibile. Se tu hai qualche nome di posti dove hai dormito che ti è particolarmente piaciuto e ti va di condividerlo prendo nota!
    Grazie mille!

    1. Ciao Michaela, ma figurati! Il blog c’è anche per dare informazioni a chi ne ha bisogno: se posso, ben volentieri! Dunque, non siamo andati diretti al Kruger (dopo la nottata in aereo abbiamo preferito riposarci per arrivare al parco in piena forma!), ma abbiamo dormito una notte a Graskop, un paesino carino, nel quale abbiamo preso confidenza con l’ambiente sudafricano. B&B Autumn Breeze: te lo consiglio! Poi 2 notti a Kapama (te lo stra-consiglio, se non hai problemi di budget) e 1 notte in uno dei tanti campi a gestione governativa (credo si chiamasse Skukuza camp), decisa e prenotata sul posto. Siamo andati all’Information center, appena dentro il parco, dove ci hanno indicato i lodge con sistemazioni disponibili e abbiamo scelto quello. Ci hanno assegnato un bungalow spazioso (c’era anche il cucinino), ma spartano, ad un ottimo prezzo (se non ricordo male sui 50€, o anche meno). Anche questo te lo consiglio. All’interno c’era anche un bel ristorante. State molto attenti a non ritardare il rientro oltre l’orario di chiusura dei cancelli: noi siamo arrivati 2 minuti dopo e a momenti ci linciano! (credo che controllino che tutti siano rientrati altrimenti devono venire a cercarti). Un altro B&B che mi sento di consigliarti è il Hornbill House, a St. Lucia. Così come il Yellowwood lodge, a Knysna. Ho tante cose da dire su queste 2 tappe (e sui relativi B&B) e saranno i prossimi che pubblicherò (spero) a breve. Se ti iscrivi alla newsletter sarai nella lista dei primi che lo sapranno! Se hai bisogno di qualche altra info chiedi pure! Ti chiedo solo di condividere sui tuoi social qualche mio articolo, se ti è piaciuto! 😉 Grazie! Francesca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *