Messico Maya

Fin da piccolo, ho sempre avuto una forte curiosità per la storia dei Maya.

Le loro usanze, costruzioni, invenzioni mi hanno sempre fatto viaggiare con la fantasia ed essere spesso in Messico per lavoro mi ha dato l’opportunità di conoscere dal vivo il Messico Maya, che avevo visto solo sui libri di storia.

Messico Maya Chicen Itza

La storia dei Maya

Gli antichi Maya costituiscono la più evoluta civiltà dell’America precolombiana e sono noti per l’arte, per l’architettura e per i raffinati sistemi matematici e astronomici. Il loro sistema di scrittura è l’unico noto pienamente sviluppato nelle Americhe precolombiane.

La civiltà dei Maya si sviluppò nell’odierno sudest messicano (gli odierni Stati messicani di Chiapas, Tabasco, Campeche, Yucatán e Quintana Roo), il Guatemala e il Belize, e in alcune parti dell’Honduras e di El Salvador.

Attualmente la popolazione dei Maya è costituita da circa sei milioni di individui, che conservano orgogliosamente le loro tradizioni culturali e parlano diverse lingue tutte legate tra di loro.

Messico Maya Chicen Itza

Il periodo preclassico

Durante il periodo preclassico, i Maya formarono le prime comunità stanziali e iniziarono la coltivazione degli alimenti che diventarono la base della loro alimentazione: mais, fagioli, zucche e peperoncini. Le prime città del Messico Maya si svilupparono tra il 750 a.C. e il 500 a.C. e comprendevano già architetture monumentali, tra cui grandi templi con elaborate facciate in stucco.

Il periodo classico

Il periodo classico, che rappresenta l’apogeo culturale della civiltà Maya, inizia intorno al 250 a.C. quando, sui monumenti scolpiti, iniziavano ad apparire le date. Risale a questo periodo l’elaborazione di un’evoluta forma di scrittura e di un calendario.

I centri urbani divennero numerosissimi. Al centro di ogni insediamento, il complesso religioso era composto da imponenti strutture di pietra a gradoni (le cosiddette “piramidi”, anche se si tratta di piattaforme di dimensioni decrescenti sovrapposte). Il sacerdote si mostrava alla folla di fedeli dalla sommità di questa struttura, generando un forte impatto visivo che lo elevava a potente personificazione del sacro. Intorno al centro religioso sorgevano edifici pubblici e amministrativi e, a mano a mano che ci si allontanava, le abitazioni delle famiglie comuni.

Messico Maya Chicen Itza

In questo periodo i Maya fondarono numerose città-stato, collegate da una fitta rete commerciale e influenzate anche dalla fiorente città messicana di Teotihuacan. Nel IX secolo, una crisi politica nella regione centrale, provocò una guerra civile. Le popolazioni del Messico Maya si spostarono verso nord e le città si spospolarono.

Il successivo periodo postclassico vide sorgere, proprio nel nord, l’insediamento di Chichén Itzá. Nel XVI secolo, l’impero spagnolo colonizzò la regione mesoamericana e, dopo una lunga serie di campagne militari, l’ultima città Maya cadde definitivamente nel 1697.

I siti archeologici del Messico Maya

Chichen Itza

Questo importantissimo complesso archeologico che comprende i resti dell’antica città Maya di Chicen Itza si trova nel nord della penisola dello Yucatan.

Messico Maya Chicen Itza

La storia

La città, fondata intorno al 600 d.C. ha avuto quasi 4 secoli di vita, prima della sua caduta, avvenuta intorno all’anno 1000 d.c; è stata poi riscoperta dai conquistadores spagnoli subito dopo la scoperta dell’America (1500 d.c.) per poi ritornare nell’oblio fino alla metà del 1800. Questo continuo essere riscoperta e la totale mancanza di testi scritti (che sono stati bruciati dai conquistadores e dai missionari gesuiti) ha fomentato le leggende che avvolgono questa città del Messico Maya e la sua popolazione. Rimane misterioso, tra l’altro un “buco temporale” di circa due secoli, tra la caduta di Chichen Itza e la nascita di Mayapan e Uxmal.

Quando visitarla e come raggungerla

Ho visitato la città Chichen Itza un sabato mattina presto (sono entrato verso le 9) e me la sono goduta in relativa solitudine, sfruttando l’assenza delle orde di turisti che dopo le 10.30 hanno iniziato a essere riversate dai pullman dei vari viaggi organizzati. Questo sito archeologico si trova a circa un’ora e mezza di macchina (130km ) da Merida, su una strada comoda, e a quasi due ore e mezza da Cancun (cira 220km). Potete comodamente raggiungerlo in auto, il mezzo che preferisco per i miei spostamenti in Messico.


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Il Castillo

Il “Castillo” (o Piramide di Kukulkan, il dio serpente) è sicuramente la costruzione più conosciuta e interessante del Messico Maya: è costituita da 364 gradini, divisi sui 4 lati, che, uniti alla piattaforma, danno esattamente il numero dei giorni dell’anno.

Chicen Itza Castillo

L’acustica del luogo è qualcosa di eccezionale: una persona sulla sommità può essere sentita bisbigliare da qualcuno che si trova alla base. Al contrario, i suoni prodotti alla base della piramide, vengono convogliati e amplificati dalla camera che si trova sulla piattaforma. Le guide sovente chiedono di battere ritmicamente le mani ai turisti, per poi farsi una risata quando il suono inizia a uscire dalla sommità del Castillo e le persone rimangono a bocca aperta. L’impressione è proprio che il suono salga i gradini. Il legame dei Maya con le stelle e il calendario è noto a tutti, e in Chichen Itza troviamo continui richiami.

El Caracol

Altro edificio da pelle d’oca è El Caracol (la chiocciola), l’osservatorio astronomico dove, durante l’equinozio di primavera e d’autunno, due aperture opposte si allineano perfettamente al sole. Le diagonali della base quadrata sono invece allineate alla posizione del sole all’alba del solstizio d’estate e al tramonto del solstizio d’inverno. Anche Venere ha la sua feritoia, da dove è possibile vedere il pianeta verde solo una volta all’anno.

Messico Maya Chicen Itza

Altre attrazioni

Tutte le città del Messico Maya hanno almeno un Cenote, una tonda voragine carsica, usato sia come riserva d’acqua che per i sacrifici rituali. Alcuni di questi sono visitabili e ci si può anche immergere. Se avete un minimo di preparazione tecnica (tipo snorkeling) l’esperienza è da non perdere.

Chicen Itza Cenote
Cenote

Molto bella anche la casa delle monache (Edificio de las Monjas, che in realtà era un tempio del dio della pioggia), così come il maestoso tempio dei Guerrieri.

Chicen Itza Las Monjas
Las Monjas
Chicen Itza tempio dei guerrieri
Tempio dei guerrieri

Il campo da gioco della pelota, invece, è un terreno di 170×68 metri, coronato da muri alti 12 metri dove due squadre dovevano sfidarsi nel tentativo di far passare una palla di cuoio attraverso di un cerchio appeso alle mura (gioco che molto spesso lasciava morti sul campo).

Chicen Itza campo della pelota
Campo della pelota

Vi consiglio, se ne avete l’opportunità, di avere una guida tutta per voi, in modo da capire appieno quello che state vedendo nel Messico Maya, ne vale la pena. Altro mio consiglio è di non perdervi lo spettacolo di luci che viene proiettato la sera sulla piramide (https://nochesdekukulkan.com ): esperienza mistica e intrigante.

Tulum

Tutti gli hotel della Riviera Maya offrono pacchetti per la visita organizzata dei siti archeologici più conosciuti del Messico Maya, i cenote e alcuni parchi dei divertimenti.
In genere questi tour non fanno per me, ma, per una volta, ho voluto provarne uno e ho acquistato quello per visitare TULUM, con l’intento di seguire le spiegazioni di una guida.

Tulum, l’antica città portuale dei Maya, si trova anch’essa sulla costa caraibica dello Yucatan, a picco sul mare. In un paio di ore di bus siamo arrivati a destinazione.

Messico Maya Tulum

Dopo essermi spalmato sulla pelle il repellente per i mosquitos più caro del mondo (portatelo da casa, non fatevi abbindolare, come ho fatto io, dalla guida che cercherà di vendervi il repellente più naturale del mondo, che non sconvolge la flora e la fauna, bla bla… ad un prezzo di soli 10 USD per 15ml…), abbiamo raggiunto tutti insieme l’esterno dell’area archeologica. Qui siamo stati divisi in gruppi, in base alla lingua. Io mi sono unito ai gringos, sicuro del mio inglese.

La cittadina portuale è di per sé piccolina, ma fitta di costruzioni, ognuna con la sua funzione. La più emblematica è quella del “faro” una costruzione iconica con alla sommità una sezione quadrata con sei aperture rettangolari, tre per lato. Di notte, le navi in arrivo al porto, allineavano la prua in modo che fossero visibili i fuochi che ardevano dietro la struttura: in questo modo passavano incolumi attraverso la barriera corallina.

Se, durante la passeggiata, avete come l’impressione che qualcuno vi stia osservando, probabilmente si tratta di una delle innumerevoli iguanas, perfettamente mimetizzate con le pietre (io le ho viste solo nelle foto che avevo fatto, una volta a casa).

La visita archeologica non porta via tanto tempo quindi, se siete attrezzati, un bagno nel mare più blu che io abbia mai visto, vale da solo il viaggio fino a Tulum.

Tulum mare

I siti di mare del Messico Maya

Cancun

Cancun è una città piuttosto grandina (più di 600.000 abitanti),
situata nella penisola dello Yucatan, lungo la costa caraibica della Riviera Maya, nel Messico Meridionale.

La parola “Cancun”, porta subito alla mente immagini di spiagge infinite di sabbia bianchissima, col gringo di turno in bandana rossa sul jet sky che si beve l’ennesimo birrozzo della giornata.
Ecco, Cancun è proprio questo; più vicino a “the Truman Show” che ad una località di villeggiatura.

Cancun mare

Un giro bisogna farlo nella vita, magari utilizzandola come campo base per visitare il Messico Maya. Perchè l’idea di restare in questa bolla di vetro per più di 2 giorni, personalmente mi mette ansia.

Playa del Carmen

Se avete in mente le vacanze stile romagnolo Playa del Carmen è quello che fa per voi. Affacciata anch’essa sul mar dei Caraibi, poco più a sud di Cancun (ma molto più piccola), questa cittadina è famosa per le spiagge decorate da palme e c’è una ricca barriera corallina. Nel 2018 la crescita anomala di alghe ha un po’ guastato la bellezza delle foto da cartolina… ma niente che photoshop non possa risolvere.

Mayan World Museum of Merida

Beh, ormai lo avrete capito, sono curioso come una scimmia e sono solito infilarmi nei musei più assurdi, anche qui, nel Messico Maya. Questo museo merita però una menzione speciale per come è strutturato, per le tante ricostruzioni al suo interno e, soprattutto, per la bella spiegazione della storia dello Yucatan che parte dalla caduta del meteorite che ha provocato l’estinzione dei dinosauri, fino al secolo passato. Se avete un almeno un paio di ore (magari durante i giorni di arrivo o partenza) vale la pena investire 7€ per questo bel salto nella storia.

Se, infine, vi trovaste a Merida in cerca di un ristorante con vista, vi consiglio assolutamente il Crabster Seafood&Grill, che si trova sul lungomare a Progreso, la parte marittima di Merida.

Merida spiaggia

Forse un po’ turistico, lo ammetto, ma la vista è impagabile e ho mangiato dell’ottimo seafood, in particolare l’aragosta!

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